venerdì 14 giugno 2013

Mercatino dell'usato social

Ogni tanto scopro qualche gruppo nuovo su Facebook di mamme. Scopro gruppi organizzatissimi di mamme organizzatissime che hanno una risposta per ogni dubbio. Recentemente ho anche scoperto gruppi molto interessanti che si occupano della compravendita tra privati di abiti usati soprattutto per quanto riguarda i vestiti e le scarpe per bambini. Direte "ma che differenza c'è tra un annuncio di vendita su un social o su un normale sito di annunci?" Cambia, se si parla di mamme cambia ancora di più.


Il compro vendo scambio sui social permette una interazione migliore (e maggiore!) tra parti dello scambio che non si fermano più soltanto al "quanto vuoi" "prendere o lasciare" ma diventano vere e proprie relazioni, non dico tra amiche ma quasi. La vendita di oggetti che riguardano i bambini nell'era dei social si è evoluta o meglio è tornata indietro di 50 anni. Si, perché in passato le nostre mamme e le nostre nonne scambiavano gli abiti usati tra cuginetti e nipotini oggi che la famiglia allargata si è talmente allargata che si è persa, si tende a riprodurre quello scambio di oggetti in un ambiente "protetto" e familiare sensazione che i social network amplificano drasticamente.
E naturalmente, in questo oceano di gruppi non volevate che ci entrassi anche io? Così ho creato Vendo/Presto/Scambio abiti & co. per mamme e bambini.
E' ancora un gruppo piccolo ma da quello che vedo gli oggetti sono di qualità e si possono fare ottimi affari.
Se siete interessati all'argomento leggete anche questo articolo che ho scritto su Palermo Baby Planner.

Buona lettura e buoni affari!

mercoledì 5 giugno 2013

Tre App per la sopravvivenza dei genitori

Inutile fare gli struzzi. Io e il CapoBranco per lavoro principalmente abbiamo sempre il dannato cellulare in mano. Compagno di lavoro ma anche di gioco e svago. Un'altra funzione miracolosa è quella dell'intrattenimento del Gremlin indemoniato durante i lunghi tragitti in auto. Ecco allora che l'iPhone e l'iPad diventano degli alleati formidabili. Vi segnalo qualche app molto utile.

Se non avete avuto la fortuna di scaricare gratis TubeBox non perdetevi la nuova versione che costa 2.69€ ma le vale tutte. Il concetto è semplice: cercate i video preferiti dai vostri piccoli su youtube,scaricateli con Instatube e propinateli off line quando sarete in auto.  


Adorabile programma per ascoltare musica e soprattutto, funzione adorata dal Gremlin, per comporla!

E' stata la prima App che ho scaricato per il Gremlin. Una specie di ruota della fattoria (si chiamava così??) per imparare il verso degli animali. Per i più grandetti cliccando sulla i in corrispondenza degli animali si apre una scheda molto ben fatta sulle caratteristiche principali della bestiola prescelta.

martedì 4 giugno 2013

"Sonno dolce sonno"

Da quando sono mamma leggo con ancora più voracità i post di Elasti su D di Repubblica. La leggevo anche prima che il Gremlin irrompesse nella mia vita ma con una vena di ironia e sadismo vedendo quel mondo fatto di rinunce e di privazioni e di un amore immenso ma a me ancora sconosciuto come uno spettro lontano.
Quanto mi sbagliavo.



Vi ricopio il suo post sul sonno e sul lusso del sonno ormai perso.
"In questo momento sono le 5,30 di un martedì. No, non del pomeriggio. Del mattino. Forse non tutti sono tanto fortunati da sapere che, alle 5,30 di un mattino di primavera inoltrata, fuori, c'è una luce grigia e spettrale e che il silenzio punge le orecchie. Forse è tutta colpa del colore del cielo, fuori dalla mia finestra, e di questo assordante vuoto sonoro che sono qui, a scrivere, invece di fare quello che le gli altri fanno adesso, quando nessun trillo di sveglia ancora si è insinuato nel tepore placido delle loro albe.
C'era un tempo in cui dormire era la mia attività preferita. Prima del sesso, del cibo, del cinema, della compagnia degli amici, di un libro avvincente, di una gita in un posto bello, io mettevo il sonno, sfrenato, voluttuoso, inesauribile.
Riuscivo a dormire a comando a qualsiasi ora, fino a mezzogiorno la domenica mattina, in una pausa di lavoro o di studio alle quattro del pomeriggio, in macchina, in treno, in aereo, sotto la pioggia, al sole, sul mio letto, su un prato o sul marmo. Non aveva alcuna importanza perché ciò che veramente contava era l'abbandono inerme e fiducioso che mi regalava.Non si capacitava mia madre che alle sette era in piedi garrulla e arzilla, mentre io, tre ore dopo, ero ancora lì, tra le coltri, a pietire altri cinque minuti, non ci credevano i miei fidanzati e i miei amici, convinti erroneamente che il sonno fosse una fonte esauribile.
Poi incontrai mia suocera, strutturalmente insonne. "Anch'io ero come te", mi disse. "Dopo sono cambiata. Tutta colpa dei figli, delle notti di veglia, dei risvegli continui, di quella fase della vita in cui le persone e le cose a cui pensare sono troppe. E ti si rompe qualcosa dentro".
Tutta invidia la sua, pensai.
E arrivò il figlio numero uno che squarciò il silenzio delle mie notti, che impose nuovi ritmi, irregolari e a sorpresa, che mi mostrò la faccia del mondo, quando tutti dormono.
Appena lui uscì dal vortice di anarchia dei ritmi veglia-sonno dei lattanti e si assestò su binari più consoni agli esseri umani, arrivò il bambino numero due a mostrarmi che si può resistere con gli occhi aperti un tempo insospettabile e, insieme al fratello, a insegnarmi il gioco sadico dei risvegli notturni a scacchiera.
Infine arrivò il numero tre, a ricordarmi che al peggio non c'è mai limite e a dare la spallata definitiva al mio ormai precario equilibrio.
Mi illudevo che tutto fosse reversibile, che la suocera mentisse, che il lupo perde il pelo ma non il vizio. Sbagliavo.
Ora che i miei figli hanno imparato a dormire, che potrei ogni tanto tornare a poltrire anche io, che la lussuria del tempo che fu potrebbe rifare capolino tra le lenzuola, almeno saltuariamente, io non sono più quella di un tempo.
E mi ritrovo alle 5,30 del mattino a picchiettare sulla tastiera di un computer o a fare la lista della spesa o a leggere il giornale del giorno prima. E mi sorprendo alle sette, arzilla e garrula, esattamente come mia madre, a scuotere quei tre, ancora svenuti, invidiandoli.
Tutta colpa della suocera, con quella preveggenza saggia e malaugurante. Tutta colpa di quei tre che mi hanno felicemente scombinato la vita e irrimediabilmente rovinato il sublime piacere del sonno. Tutta colpa degli anni che passano dicono, anche se mi rifiuto di crederci."
(via D)

lunedì 3 giugno 2013

Un cuore di crostata

Sabato piovoso e casalingo, ho deciso di intrattenere il Gremlin con la preparazione della crostata. E ha funzionato!



Ingredienti
100 gr maizena
200 gr farina 00
120 gr burro
100 gr di zucchero
1 uovo
1 tuorlo
Marmellata di fragole (ma potete usare quella che preferite)

Preparazione
Mettere su una spianatoia un cumulo di farina, maizena, e zucchero, fare un buco al centro e incorporare l'uovo e il tuorlo tenendo da parte l'albume. Con le dita impastare e aggiungere i tocchetti di burro ammorbidito ( non sciolto!). Creare una palla compatta e togliente una parte per le decorazioni. Sbattere l'albume rimasto e spennellare la frolla. Imburrare e infarinare una tortiera adatta per crostate e spandere con le mani la pasta. Farcire con abbondate marmellata (ho usato un barattolo intero da 250 gr) e decorare con la pasta rimanente il sopra ( ho usato gli stampi per biscotti per fare i cuoricini).
Infornare a forno già caldo a 180 gradi per 40 minuti.

(per intrattenere il pupo dare una ciotola con un po' di farina e l'albume rimasto e farlo impiastricciare tutto!)


venerdì 31 maggio 2013

Soluzione per i disastri in pentola

Oggi vi do un consiglio della nonna molto utile per chi, come me, fa spesso disastri bruciando le pietanze e distruggendo così le povere pentole vittime innocenti di una creatività culinaria poco accurata.
La foto che vedete riproduce un esperimento (fallito) di salame al cioccolato che mi ha portato a carbonizzare gli ingredienti sul fondo di questa pentola. Burro, cioccolato, miele e biscotti erano diventati catrame.



Per fortuna avevo con me la soluzione:
riempire la pentola di acqua, sciogliere dentro un cucchiaio di bicarbonato, mettere sul fuoco e far bollire per alcuni minuti. Magicamente dal fondo si staccheranno tutte le schifezze e la pentola tornerà come nuova!

Belle letture a prezzi convenienti

Vi segnalo una iniziativa di una casa editrice che adoro: Orecchio Acerbo.
Una vera e propria iniziativa anti-crisi: la casa editrice propone al prezzo complessivo di 22 euro (spese di spedizione inclusa) l'acquisto di 5 libri nuovi e diversi tra loro. Potete scegliere voi stessi tra Busta A e Busta B ma il contenuto è tutto da scoprire quando riceverete il pacco.


Un'ottima idea per fare dei regali utili e a costo contenuto.

sabato 25 maggio 2013

Salsa allo yogurt

Vi ricordate gli ottimi hamburger di pesce della mia amica forchettina? Li ho rifatti e questa volta ho aggiunto una salsina niente male per accompagnarli: la salsa allo yogurt.


Ingredienti
Un vasetto di yogurt naturale (sceglietene uno denso)
Olio
Un cucchiaino di succo di limone
Spezie varie (io ho usato melissa, ma va bene anche menta, basilico, erba cipollina o un mix)

Basta mescolare delicatamente gli ingredienti e servirla dopo una posa di almeno dieci minuti.
Fresca e saporita perfetta sui McFish!