venerdì 21 dicembre 2012

Natale autoprodotto

Quest'anno ci ho pensato in tempo. Vista la crisi e il poco tempo a disposizione, soprattutto visto che adesso c'è il gremlin, sono riuscita a fare i regali di Natale con calma molte settimane prima del 24 dicembre. Oltre ad essere felice di non essermi stressata ho fatto le cose con cura scegliendo ogni regalo con attenzione e soprattutto autoproducendolo! Ebbene si mi sono dilettata in tante tecniche creative per realizzare dei regali di Natale molto personalizzati e fatti veramente con il cuore. Ecco cosa ho pensato di creare:
Per i bambini dai sei anni in su, ma non solo, ho realizzato dei taccuini utilizzando la tecnica dello Scrapbooking. Ho fatto le copertine ispirandomi a vari tutorial che ho trovato in giro sul web e ho cucito i fogli interni usando un ago da lana e del filo di cotone spesso (tecnica efficacissima che consiglio per delle rilegature semplici e funzionali).
Per gli adulti invece mi sono dilettata nei barattoli di conserve di zucchero aromatizzato e aromi biologici. Grazie al mio piccolo gremlin quest'anno abbiamo usato molti vasetti in vetro degli omogeneizzati (rigorosamente biologici!) ed è bastato riciclare quelli per avere dei carinissimi barattoli porta spezie. Le spezie le ho comprate attraverso un sito tedesco, Neuteeland, e sono arrivate in pochissimo tempo e penso anche di avere risparmiato. In particolar modo ho comprato:
  • Timo biologico
  • Cannella
  • Chiodi di Garofano
  • Cumino nero
  • Malva
  • Lavanda biologica
Il timo, i chiodi di garofano e il cumino li ho usati per riempire i barattolini di spezie pure, la cannella, la malva e la lavanda invece li ho usati per aromatizzare lo zucchero. L'aromatizzazione dello zucchero è un procedimento molto facile e avviene per contatto. Basta mescolare a zucchero bianco o di canna (io ho usato entrambi in due barattoli distinti) gli aromi che si vogliono con una proporzione 1 a 3 (1 zucchero, 3 l'aroma), riporlo in un contenitore di vetro a chiusura ermetica e attendere tre settimane agitando di tanto in tanto il barattolo. Mi raccomando tutto deve essere asciutto per non creare eventuali muffe all'interno. Tutte le essenze le ho filtrate tranne la cannella che, essendo molto fine, si è perfettamente mescolata con lo zucchero. Dopo di che ho creato le etichette. Io, in particolare, ho usato questo sfondo, l'ho stampato e poi ho realizzato le etichette con un semplice file word stampandole sopra la carta a righe. Poi ho ritagliato le etichette con la forbice a zig zag e infine le ho incollate con della semplice colla trasparente sui vetri dei barattolini. Per ricoprire i coperchi dei barattoli ho usato un vecchio pigiama di mia sorella che ho tagliato in forma circolare facendo un diametro di 4 cm circa più grande dei tappi dei vasetti. Poi li ho incollati sopra i vasetti e infine ho chiuso con del nastro rosso. Per consegnare i regali ho deciso di non comprare altri cestini di vimini ma di usare dei sacchetti di carta bianchi (come quelli del pane) e mettere dentro i barattoli, arrotolare la parte superiore, fare due buchi con la fustella rotonda e inserire il nastro rosso.

Insomma è stato un bel lavoro, lungo ma divertente e soprattutto pieno di soddisfazioni. Con queste idee partecipo all'iniziativa di Equazioni e al Christmas Blogging "Regali Autoprodotti".
Spero di avervi dato delle buone idee.
Buon Natale a tutti!


Christmas blogging: Regali autoprodotti - Condividi le tue idee

Questo è uno dei blocchi appunti personalizzati

Questo è l'interno del blocco appunti rilegato a mano

Biglietto di auguri in tecnica mista

Biglietto di auguri con origami

Biglietto di auguri per un bambino

Biglietto di auguri in tecnica mista

Blocco appunti personalizzato

Cartolina di auguri (esterno e interno). Il foglio piegato in quattro è un buono per una cena


Spezie biologiche conservate dentro vasetti di omogeneizzati


Pacco regalo con sacchetto di carta per il pane


acco regalo con sacchetto di carta per il pane

giovedì 13 dicembre 2012

Santa Lucia

Ecco lo sapevo che sarebbe arrivato questo momento. L'ho tanto atteso il giorno in cui avrei fatto la mia prima cuccìa! Per i non palermitani spiego brevemente. Nel giorno di Santa Lucia i palermitani non mangiano pasta e pane in onore alla Santa. In compenso però si strafogano di arancine, cuccìa, panelle e crocchè.
Parliamo in particolar modo della cuccìa. Si tratta di grano cotto, bollito dopo una notte di ammollo che viene condito con crema di latte, ricotta o crema di cioccolato.



C'è anche chi lo mangia nel vin cotto o nella crema pasticcera. Io mi sono deliziata a fare quello annegato nella crema di latte e il risultato è ottimo!
Ho seguito questa ricetta
Ingredienti:
500 gr di grano
1200 gr di latte
160 gr di zucchero
90 gr di amido di mais
buccia di un limone
cannella in polvere
canditi
gocce di cioccolato

Procedimento:

1) Cuocere il grano in acqua bollente e aggiungere un po' di sale (seguire indicazioni di cottura presenti sulla busta), far scolare molto bene per evitare che il latte si inacidisca.
2) Preparare la crema di latte versando in un tegame, latte, zucchero, amido, buccia di limone e cannella, mescolare bene a fiamma bassa con una frusta per evitare che si creino grumi. La crema sarà pronta quando avrà più o meno la consistenza della besciamella.
3)Dopo avere eliminato la buccia del limone, unire il grano alla crema di latte amalgamando bene e versare tutto in piattini o teglie.




4) unire al composto i pezzetti di canditi e decorare la superficie con altri canditi (io ho usato le ciliegie) e con le gocce di cioccolato.

E' ottima sia fredda che tiepida.
Buon Santa Lucia a tutti!

n.b. La ricetta originale l'ho presa da questo sito e poi l'ho leggermente cambiata.

mercoledì 28 novembre 2012

Fai la nanna bimbo bello....

Fra un po' il gremlin mi chiederà le chiavi della macchina per uscire con la fidanzata. Vorrà la paghetta e andrà a mangiare una pizza con gli amici. Eppure ancora dopo quasi 16 mesi di vita non si decide a dormire 5 o 6 ore filate a notte (non chiedo tanto, no?) Io e capobranco sembriamo due zombie che si aggirano per casa e abbiamo dei turni di veglia e riposo che neanche nella peggiore delle fabbriche cinesi di bottoncini per Barbie seguono. Io ho il turno nottambulo lui quello a partire dalle 6. Alle 5.53 a volte però gli faccio iniziare il turno prima se io sono troppo sfatta dalla notte agitata vissuta poco prima.
Che il gremlin non fosse dormiglione l'avevamo intuito. Avevo dato la "colpa" all'allattamento a richiesta: il primo mese mangiava sempre e per lunghissime e interminabili poppate notturne e diurne. A quei tempi forse da uno scricciolo di pochi giorni pretendevo davvero troppo. Eppure con il tempo nulla o quasi è cambiato. Dal secondo mese, più rigida e in prospettiva di un rapido rientro a lavoro, ho iniziato a dilazionare le poppate e siamo riusciti ad arrivare alle due ore e mezza massimo tre tra l'una e l'altra. Di giorno come di notte. La notte il suo pianto da mille decibel mi dava la molla per saltare giù dal letto, ciabbattare fino in camera sua, prenderlo, accasciarmi sulla poltrona e allattarlo. Poi dolcemente lo posavo dormiente. Lo faceva tre, quattro, n volte. Poi iniziò a non addormentarsi più subito dopo ma a pretendere del gioco, una conversazione, un sonaglino. Lì mi decisi a non allattarlo più di notte. Non hai fame vuoi conversare! Ho utilizzato tutte le tecniche note e meno note. 
Non si parla di notte, con il buio la mamma è muta.
Non si cambia il pannolino. A meno che non ha prodotto rifiuti nucleari si attende l'alba.
Non si accende luce.
Non si fa rumore.
Si dorme in cameretta (a quattro mesi l'ho spostato)
Eppure lui si svegliava. Il gremlin, in quanto gremlin è sempre stato abbastanza sui generis. Non ha MAI bevuto dal biberon (e continua a non farlo) non ha MAI preso latte all'infuori di quello materno (che ho comunque tolto quasi alla soglia dei nove mesi), non ha MAI preso succhiotto, dai quattro mesi ai dieci si è addormentato ascoltando solo questa canzone. L'unico suo vezzo, aggravato con la crescita è stato quello di fare "ciuccino" cioè di ciucciarsi la lingua come se avesse un ciuccio virtuale e di far passare i miei capelli, o i suoi, o di chi ha a portata di mano, tra le dita.
Eppure ad oggi si sveglia. Lo trovi urlante nella culla che richiede acqua o che vuole essere preso, girato, posizionato sopra di me e poi vuole ritornare a letto perchè si agita scomodo fino a quando non lo poso sul cuscino. Confesso che ho provato davvero tutto e tutto fino ad oggi ha fallito.


Ho provato a non andare io ma a mandare mio marito: tragedie disumane che ci hanno portato a non dormire tutti e tre.
L'ho fatto dormire nel lettone. Si gira si agita e poi si sveglia lo stesso.
Ho provato la santina sotto il letto. Neanche Padre Pio ci è riuscito.
Ho girato la culla in tutte le posizioni secondo il feng shui.
Ho messo la lucina. Ho tolto la lucina.
Ho messo più coperte e meno coperte.
Ho tenuto la porta aperta e chiusa.
Ho provato a togliere tutti i latticini.
Ho provato a dare qualcosa in più da mangiare prima di dormire. E poi qualcosa in meno.
L'ho fatto correre e stancare e l'ho tenuto buono e calmo fino all'ora della nanna.
Ho letto blog, siti, libri.
Ho dato melatonina.
Ho dato miele.

Adesso tenterò la psicologa via mail.
Dopodichè mi rassegnerò e attenderò di vederlo adolescente per svegliarlo alle sei del mattino in attesa dell'arrivo del giorno.



mercoledì 21 novembre 2012

Origami!

Oggi vi voglio parlare di una App per iPhone e iPad molto carina Animals Origami.
In questa App dei video molto semplici mostrano come realizzare animali con la tecnica dell'origami. Le spiegazioni sono facili da seguire e il risultato soddisfacente.


E Otto il Mailatto ne è la prova!

giovedì 1 novembre 2012

La nostra cucina


Ho sempre adorato costruire giocattoli. Lo facevo da piccola con pongo e das e non poteva che tornarmi la voglia con il Gremlin per casa. Così ho deciso assecondare la sua passione per pentole e padelle e costruire una cucina di cartone! Proverò a spiegarvi come ho fatto ma confesso che ho copiato di qua e di là su internet e a volte ho semplicemente usato un po' di creatività recuperando molte cose in giro per casa.
Per prima cosa procuratevi delle cassette per la frutta come vedete io ne ho prese due e le ho unite e capovolte in modo da creare 4 aperture. Unitele con abbondante scotch e rivestite tutto con vecchi giornali. Creando un impasto composto per metà da acqua e per metà colla vinilica (vi consiglio di comprare la confezione da mezzo chilo, io l'ho finita quasi tutta). Usate un pennello largo e buon divertimento!

Una volta terminata questa operazione dovrete fare lo stesso ma utilizzando carta igienica. Quindi passate la colla sul cartone rivestito di giornali, uno strato di carta igienica e altre colla. Fate asciugare almeno per un paio di giorni, vedrete che la carta sarà diventata molto dura e solida. A questo punto potete iniziare a colorare. Usate dei colori acrilici io ho comprato la bottiglia grossa ma forse ho un po' esagerato perchè ne è rimasta un bel po', comunque sia ho usato il colore naturale senza diluirlo in modo tale che rimanesse bello brillante e non afflosciasse la carta. Io ho scelto questo bel blu luminoso. Fate asciugare almeno per un paio di giorni. Io l'ho tenuto in balcone all'aria e al vento in modo che si asciugasse in fretta.

Bene adesso che la struttura è pronta potete iniziare a realizzare i buchi (qui vedete il Capo Branco che ci ha aiutati con il trapano) per i pomelli dei forni. In questo caso ho usato dei tappi di limonata gialli ma chiaramente potete usare tutti i tappi che volete del colore che più vi piace. Forate i tappi con il trapano e ricordatevi, dentro di chiudere la vite con due bulloni in modo tale che non si stacchino se il pupo farà ruotare le manopoline. 

Come fornelli ho utilizzato dei vecchi cd e ho voluto fare uno schienale alla cucina in modo da poter appendere il porta presine ma questo potete anche non farlo. Io l'ho fatto verde e anche questo l'ho attaccato con dei bulloni. Anche in questo caso lo schienale è stato prima foderato di carta di giornale e poi di carta igienica e in fine colorato.


Quando ho assemblato tutto ho cercato di curare un po' i dettagli. Nella ferramenta vicino casa mia ho trovato della carta adesiva metallica che ho incollato sopra il piano cottura come se fosse un ripiano in cui mettere pentole calde e un'altro pezzo l'ho messo dentro al forno. Ecco il forno merita una spiegazione a parte. Avevo pensato di farlo diversamente, in realtà si poteva anche tenere senza sportellino. Ma volete mettere la gioia di aprire e chiudere lo sportello del forno? Pensa che ti ripensa io e Capo Branco abbiamo avuto un'illuminazione e abbiamo deciso di usare una scatola di plastica dentro la quale era contenuta una tovaglia di lino acquistata da Society a Milano. Insomma non dovete certo avere la stessa scatola ma il concetto è identico per qualsiasi altra scatola trasparente. Così l'abbiamo aperta e anche questa attaccata alla struttura con delle viti più piccoline. Anche qui va aggiunto un pomellino per l'apertura, io ho scelto il tappo blu della confezione di latte in bottiglia (nella foto non c'è ancora perchè il Gremlin l'ha nascosto e non riesco a trovarlo!)


I cd li ho attaccati con del nastro biadesivo molto forte ma vi consiglio di usare il silicone perchè il piccolo Gremlin che ha meno di un anno e mezzo sta cercando in tutti i modi di staccarli e temo che a fine giornata ci riuscirà!

Questa è la cucina completata. Va sicuramente migliorata, arricchita ma come prima creazione sono molto soddisfatta e vedere il Gremlin armeggiare tra i suoi fornelli mi riempie di orgoglio.

sabato 13 ottobre 2012

Torta 7 vasetti

Altra torta adatta a grandi e piccoli è la Torta 7 vasetti. Una torta yogurt facile da fare perchè gli ingredienti si misurano in vasetti di yogurt.


INGREDIENTI
3 vasetti di farina
2 vasetti di zucchero
1 vasetto di yogurt
1 vasetto (scarso) di olio di semi di girasole
4 uova
1 bustina lievito

PROCEDIMENTO
Preriscaldare il Forno a 200 gradi e mescolare bene gli ingredienti in una ciotola. infornare la torta e abbassare la temperatura a 180 gradi. Cuocere per 25 minuti.

Apprezzata dal gremlin e dal Capobranco.

mercoledì 10 ottobre 2012

Mai senza aceto

Va bene, lo so, sto diventando veramente troppo casalinga per i miei gusti. Ma da quando sto leggendo vari blog più eco-bio-green che riesco a trovare mi si sta aprendo un mondo. Oggi vi parlo dell'aceto. L'aceto quello che costa due lire al supermercato. Di mele, di uva, come lo preferite (ma meglio bianco comunque) ha dei poteri soprannaturali incredibili. Ricordo quando lavoravo alla mensa della scuola elementare, lo usavamo per sgrassare i bicchieri ma poi chissà perchè avevo eliminato questo ricordo affidandomi ai prodotti "belli e pronti" e chimici del supermercato.
Qualche giorno fa ho deciso di riutilizzare l'aceto in casa. Già da un po' l'ho sostituito all'ammorbidente del bucato. Lo profumo con qualche goccia di olio essenziale e via, capi perfetti e morbidi. Adesso invece ho anche creato uno sgrassatore ecologico, fatto in casa e super economico.



Ho comprato uno di questi vaporizzatori normalissimi che si trovano nei negozi tutto a un euro, ho riempito con pari quantità di acqua distillata e di aceto e... pronto! Basta asciugare poi con un panno in microfibra.

Ho tolto il calcare dai rubinetti, lucidato il piano cottura e ieri sera facendolo riposare un po' ho anche pulito una pentola che era stata utilizzata per cuocere la zuppa di legumi (buona ma molto incrostante per le pentole).
Provare per credere, spesso le cose migliori sono le più semplici.