venerdì 29 gennaio 2016

Tre principesse Disney come non le avete mai viste prima

Ho deciso di scrivere questo post perché in rete si trovano tantissime immagini delle principesse Disney che, come credo per buona parte della mia generazione, ci hanno accompagnato nella nostra infanzia. Molte di queste immagini però raffigurano queste eroine dei nostri cartoni in situazioni strane, forse più umane e quindi molto più reali. Mi piace immaginarle con i loro problemi quotidiani grandi e piccoli proprio come quelli che ogni giorno noi comuni genitori affrontiamo.

1) Ariel: ogni riccio un capriccio. Io ho seri problemi a spazzolare ogni giorno i capelli di Mollichina.
Mi consola pensare che anche Ariel, una volta approdata in terra abbia gli stessi problemi. Devo provare anche io a usare le forchette...
Ariel tenta di spazzolarsi i ricci ribelli

2) Jasmine: anche la bellissima Jasmine invecchia. Ma lo fa felice, accanto al suo amore e circondata dai suoi figli. Non c'è dubbio che quando gioco sul divano con i miei figli, anche io mi sento una principessa proprio come lei.

Aladdin e Jasmine anziani ma felici
3) Rapunzel: non prende con molta filosofia i suoi problemi pratici con la capigliatura. Io la mattina quando mi alzo e cerco di pettinarmi ho la sua stessa faccia. Massima solidarietà Rap!

Rapunzel ha litigato con la spazzola

mercoledì 27 gennaio 2016

Un neonato al cinema. Storia di uno strano episodio.

Domenica sono andata al cinema con il Capobranco. Raramente ci concediamo questo lusso (si ormai è un lusso...) ma grazie a un magico incastro siamo riusciti ad avere un paio d'ore per noi senza figli e abbiamo deciso di dedicarle ad una delle attività che amiamo fare di più e che ci mancano di più.

Mangiare pop corn e vedere un film è il massimo della gioia

Così abbiamo deciso di guardare Revenant con Leonardo Di Caprio. Vi risparmio commenti sul film non voglio spoilerare niente ma vi assicuro che è un film abbastanza violento, cupo e soprattutto lungo, dura infatti più di due ore e mezza. Mentre eravamo seduti e il film era appena iniziato le nostre orecchie bioniche di genitori hanno captato un suono strano ma familiare. Sembrava il pianto molto sommesso di un bambino "cavolo" ho pensato "gli effetti sonori sono molto realistici!" Ma dopo poco il pianto è ricominciato così mi sono voltata e ho visto una scena che vedo ogni notte riflessa nello specchio di casa mia: c'era una mamma che cullava un piccolo di poco più di tre mesi. Quando eravamo più giovani e senza figli io e mio marito andavamo al cinema anche due volte a settimana era bello e rilassante e dava spunto per riflessioni e commenti era anche un ottimo modo di trascorrere la serata con amici. Ma da quando ci sono il Gremlin e Mollichina questa consuetudine si è persa. Riusciamo a rosicchiare momenti di libertà ogni tanto e ci inebriamo della libertà di andare a vedere un film violento, bere Coca Cola e mangiare Pop Corn che sanno di burro fritto.
Mai, mai, mai avrei pensato di portare uno dei due al cinema. Anche se piccolo, anche se allattato, anche se dormiente. Vedere quella scena mi ha da un lato intenerito ma dall'altro fatto riflettere. Quando si diventa genitori si fanno anche dei sacrifici. Un luogo chiuso, pieno di persone, di rumori forti e di scene veloci non mi sembra il luogo adatto per un bambino così piccolo. Eppure devo ammettere che il frugoletto è stato pressocchè tranquillo per tutta la durata del film (abbiamo sentito qualche breve pianto ogni tanto ma niente di fastidioso). Però ho cercato di guardare oltre e ho capito che alcuni genitori tentino comunque di non modificare di una virgola la propria vita. Con questo non voglio giudicarli magari era il loro primo tentativo magari non lo rifaranno più o lo rifaranno e la prossima volta il bambino piangerà per tutta la durata del film, ma il problema è: si deve modificare il proprio comportamento, le proprie abitudini per un figlio piccolo o è lui che si deve adeguare ai nostri ritmi, ai ritmi della famiglia? Ammetto di avere due figli pieni di energie e vitalità e mai avrei pensato di portare il Gremlin in un cinema a tre mesi (sarei stata allontanata come la peste dopo i primi 5 secondi di proiezione) ma comunque non avrei mai deciso di portarlo. Mi sono accorta che fino a quando mi ostinavo a mantenere la mia vita uguale a sempre pensando che si sarebbe dovuto adeguare lui (il Gremlin) a noi e non viceversa, non solo ho vissuto male ma ho fatto probabilmente vivere male anche lui. Ho scoperto che un lento adattamento reciproco permette a mamma e figlio di vivere meglio, più rilassati e permette a entrambi di imparare a conoscere il ritmo generale della tribù. Li porto in pizzeria o al ristorante e si comportano anche bene, ma non pretendo di farli mangiare alle 14 o di tenerli seduti composti per tutta la durata del pranzo e allora preferisco trovare posti adatti a loro dove possono giocare mentre io mangio (e li controllo), li porto a teatro ma magari invece di vedere la Aida ci guardiamo uno spettacolo di burattini che dura tre quarti d'ora e così via. E poi diciamoci la verità se io vado al cinema voglio stare in santa pace, se devo passare la serata a passeggiare su e giù per i corridoi sto, gratis, a casa mia. Al cinema voglio bere la Coca Cola e voglio mangiare i Pop Corn, voglio tornare a inebriarmi di quella libertà che dura solo un paio d'ore.

martedì 26 gennaio 2016

Vuoi mangiare sano? Te lo dice l'App

Da quando sono mamma sono diventata attenta ad ogni cosa. Che sia cibo o cosmetici, che siano giochi o libri ogni cosa la analizzo e la studio come se dovessi poi scriverci una tesi di laurea.

Il logo dell'app Edo

Insomma mentre prima mi spalmavo allegramente qualsiasi crema scegliendola soltanto in base al suo profumo adesso guardo gli ingredienti ( anzi l'Inci). E lo stesso faccio con il cibo. Cerco di mangiare biologico e di usare solo prodotti di stagione. Per i prodotti confezionati invece fino ad ora scegliere correttamente non era facile. Ma adesso ho scoperto Edo. Edo è una app che scansionando il codice a barre dei prodotti ti spiega cosa stai mangiando. Ti spiega se stai per mangiare un prodotto con troppi grassi, o che attività dovai fare per smaltirlo, ma anche se ci sono valide alternative o se il prodotto è allergenico. Insomma Edo sembra un ottimo aiuto per mangiare in maniera consapevole e sana per noi e i nostri figli.

lunedì 25 gennaio 2016

Come pulire le pentole bruciate

Ieri abbiamo mangiato i carciofi ripieni cotti in tegame. Una delizia, un giorno di questi vi scrivo la ricetta così come me l'ha tramandata mia madre. Il problema però è che per una delizia simile il povero pentolino utilizzato aveva subito una carbonizzazione preoccupante.

Il pentolino di acciaio bruciato
Il pentolino dopo aver subito una grave ustione

Temevo che fosse giunta la sua ora. Lui compagno fiero di tante pastine in brodo per i miei piccoli ci stava per abbandonare. E invece per fortuna ho acquistato su Aliexpress un cilindro in fibre di vetro che mi ha cambiato la vita (più al pentolino che a me in realtà...). E' bastato inumidirlo e passarlo sulla superficie bruciata e in pochissimi minuti senza fatica il pentolino è tornato come nuovo. 

Il pentolino pulito e splendente
Poche passate con il cilindro ed è tornato come nuovo

Per utilizzarlo vi consiglio di indossare i guanti (io uso quelli usa e getta) perché le fibre si possono staccare e diventare fastidiosi aghetti. Poi non vi resterà che specchiarvi nel vostro pentolino tornato come nuovo.


domenica 24 gennaio 2016

Ricetta di carnevale: le palline al ciccolato

Alzi la mano chi non ha in dispensa frammenti di cioccolato dimenticati in un contenitore in attesa di essere consumati. Che siano residui di torte o di regali golosi delle nonne spesso non si sa proprio come eliminarli.

Le mie palline di cioccolato, una vera delizia
Palline al cioccolato ricoperte di nocciole

Così ho trovato questa ottima ricetta bimby (la trovate nel libro verde) di grande effetto da usare anche in occasione delle prossime feste di carnevale. 
Ecco gli ingredienti:
500 gr di cioccolato  (al latte, fondente, ecc..)
330 gr di panna
150 gr di nocciole tostate
Procedimento:
Tritare 50 gr di nocciole e metterle da parte ( 4 sec / Vel 6), aggiungere il cioccolato e metterlo da parte(20 sec / Vel 7), senza pulire il boccale aggiungere la panna (4 Min / 70 gradi / vel 2), poi aggiungere il cioccolato  (20 sec / vel 3). Mettete tutto in una ciotola e fate raffreddare per almeno 3 ore in frigo. Copritela con la pellicola trasparente mettendola a contatto con il composto. Preparate un vassoio (che poi dovra entrare in frigorifero) e copritelo con carta forno. Dopo 3 ore con le mani fredde prendete una piccola parte del composto e formate delle palline. E inserite al centro una nocciola intera. Posatele nel vassoio e quando sarà pieno riponetelo in frigo. Poco prima di servirle riprendete le palline e passatele nelle nocciole precedentemente tritate e riponetele nei pirottini adatti. Io ho usato questi Ikea. Potete anche cospargerli di scaglie di cocco o di pistacchi oppure di zucchero a velo. Successo garantito!

AGGIORNAMENTO:
Da oggi la ricetta è inserita anche su EsciLaRicetta!

Il Tweet di EsciLaRicetta

La potete trovare su Telegram digitando il numero 28.


giovedì 21 gennaio 2016

Gas incolore dall'odore irritante: l'umorismo maschile secondo mio figlio

Man mano che il Gremlin è cresciuto ho notato in lui un lento ma inesorabile cambiamento. Da paffuta entità asessuata ed eterea si sta trasformando in un maschio-macho-masculo senza speranza e redenzione.

Atleta cade durante una gara


Lui che sguazzava allegro e felice nel suo bagnetto ora lo devo costringere con sotterfugi e promesse a lavarsi e ogni volta giura a sé stesso e al mondo che quando sarà grande MAI MAI MAI si laverà. Pensavo fosse un problema di alcuni maschi irriverenti e sporchi e invece a quanto pare è una caratteristica specifica del cromosoma Y.
Tra le cose che sono decisamente cambiate nel modo di essere del mio, ormai ex, puttino è il senso dello humor. E così ho notato che davanti a delle immagini in tv che io e Mollica guardiamo come le mucche che guardano passare un treno, il Gremlin e il Capobranco si scompisciano dalle risate. Che sia una caduta maldestra, un'auto che prende fuoco, un gas incolore che irrita il viso di un povero sventurato per loro è uguale: la risata è assicurata. La cosa incredibile è che ridono per le stesse identiche gag e quelle che lasciano indifferente l'uno lasciano indifferente anche l'altro. All'inizio mi faceva tristezza questa constatazione del fatto che il mio bambino senza sesso stesse crescendo diventando maschio come tutti i maschi, ma adesso questa cosa mi intenerisce e persino mi inorgoglisce. Sta crescendo sano di mente, strampalato come tutti i maschi, con un senso dell'umorismo che mai capirò ma che mi affascina tanto che adoro farmi inebriare dalle loro risate gratuite, sonore, sincere e divertenti. Anche questo è crescere. Anche questo è diventare uomini.

mercoledì 20 gennaio 2016

Fiabe per bambini: raccontare con il video proiettore tascabile

Prima di andare a letto raccontare la fiaba della buona notte è una prassi molto diffusa. Le luci si spengono, i bambini si rilassano e la voce suadente della mamma o del papà accompagna i piccoli nel dolce sonno. Il quadro è abbastanza idilliaco ma non sempre si avvera! Spesso (molto spesso...) i bambini sono ancora super eccitati dalla giornata trascorsa, non vogliono dormire, vogliono guardare la tv e ascoltare semplicemente la fiaba per loro, bambini 2.0 è quasi noioso. Ecco allora che può venire in aiuto un piccolo aggeggio a batterie che nel buio della stanza catturerà la loro attenzione.
Si tratta del video proiettore a batterie che potete acquistare a poco più di 3 euro qui o a un prezzo maggiore qui per il modello che mostra le immagini di Planes, qui per i dinosauri e qui per raccontare una storia sui cavalli e i pony.



Insomma anche questo mezzo può essere una buona idea per cercare di conciliare il sonno dei bambini.

martedì 19 gennaio 2016

Telegram channel, Il nuovo canale di Mammitudine

Mi sono appassionata a Telegram appena l'ho installato. Rapido, intuitivo, più potente di WhatsApp e graficamente anche più gradevole grazie ai suoi mille stickers che vi permettono di personalizzare i vostri messaggi. Così anche Mammitudine non poteva rimanere fuori dal mitico Telegram e così ho creato il canale dedicato del blog.

Cliccate questo link e verrete automaticamente iscritti 
al canale Telegram di Mammitudine. 

Telegram messaggi istantanei


Verrete informati sugli aggiornamenti che verranno pubblicati, sui nuovi post...insomma tante novità per essere sempre più social (ebbene si anche le mamme possono essere molto social)

L'avatar di Mammitudine su Telegram
L'avatar di Mammitudine su Telegram


Iscrivetevi, vi aspetto!

lunedì 18 gennaio 2016

Costumi di carnevale per bambini: economici e di grande effetto

Non amo particolarmente il carnevale ma con due bambini piccoli che frequentano l'asilo non ho scampo: parteciperanno alle feste di carnevale.
Allora mi sono ingegnata cercando in giro vestiti gradevoli senza spendere cifre eccessive. Sia perchè un super eroe che vuole il Gremlin ora magari l'anno prossimo non lo vorrà sia perchè crescono così in fretta che sicuramente tra un anno non gli entreranno più.

Uno Spiderman super felice

Ecco allora cosa ho fatto....Ho acquistato su Aliexpress il vestito di Spiderman che tanto voleva il grande spendendo l'esorbitante cifra di 5 euro (circa). Ho preso la misura M e veste giusta, vi consiglio di chiedere al venditore quale sia la misura più corretta, generalmente per gli abiti provenienti dalla Cina conviene abbondare con le misure.Mi raccomando pensate per tempo all'acquisto su Aliexpress perchè le spedizioni sono molto lunghe (anche 30 o 40 giorni). Il vestito era corredato da una maschera di stoffa ma non mi piaceva molto, così mi farò aiutare da Lidl che il 25 gennaio proporrà ai suoi clienti dei vestiti di carnevale a poco prezzo, tra cui... una bella maschera di Spiderman. Mi costerà più la maschera del vestito ma almeno farò felice un piccolo super eroe.
Per Mollichina invece ho realizzato un mio desiderio personale, la vestirò da arcobaleno. Anche qui Aliexpress è stato fondamentale e ho preso questa adorabile gonnellina corredata dagli scaldamuscoli. Anche in questo caso ho abbondato con le misure e ho preso due anni le viene giusta, spero possa metterla anche nei prossimi mesi. Sotto indosserà dei collant felpati grigi e un dolcevita Kiabi nero. Arricchirò il vestito della piccola con pon pon colorati che ha recuperato la mia mamma al mercato. Insomma basta pochissimo per fare un figurone e circondarsi di super eroi e brillanti arcobaleni. E voi come li vestirete i vostri piccoli?

AGGIORNAMENTO:
Sono andata al Lidl e ho preso la maschera di Spiderman davvero ben fatta. Costa 8,90 Euro ma li vale tutti ecco le foto.
La maschera di Spiderman in vendita da oggi al Lidl

Il retro della maschera di Spiderman


domenica 17 gennaio 2016

Farmacie di turno: ecco chi è aperto oggi a Palermo

È domenica e gli imprevisti si sa, soprattutto per chi ha bambini, capitano sempre di domenica.
Per questo motivo vi elenco qui i link che potete consultare per scoprire quali siano le farmacie aperte oggi a Palermo. Per il servizio diurno potete consultare questo link , per quello notturno trovate tutte le informazioni qui.
Ovviamente spero che non ne abbiate bisogno.... buona domenica!

venerdì 15 gennaio 2016

Bambini e sonno. Anche le star hanno dei problemi

Mi ha fatto sorridere il tweet di Howard Donald, l'ex Take That, che ha annunciato su Twitter la nascita del suo terzo genito.
la pagina Twitter di Howard Donald

Anche le star soffrono per la deprivazione del sonno. Coraggio Howard, ci siamo passati tutti.

Iscrizioni aperte per le scuole comunali di Palermo

Care mamme e papà del Comune di Palermo avete iscritto i vostri bambini alle strutture comunali per il 2016? Fatelo! Avete tempo fino a fine gennaio.



Qui trovate i moduli da stampare e da presentare per le iscrizioni.

mercoledì 13 gennaio 2016

Come usare la macchina da cucire manuale

Da quando nella mia vita è entrato Aliexpress non esiste più limite agli oggetti che compro. Alcuni sono baggianate, lo ammetto, altri sono utili e funzionali. Tra questi inserisco certamente la macchina da cucire manuale. 




Piccola, facile da usare e utile in casi di emergenza o per dei piccoli lavoretti fai da te. 


Io l'ho comprata qui al ridicolo prezzo di 1,70 Euro. Ho realizzato un piccolo video per mostrarvi il suo funzionamento.

martedì 12 gennaio 2016

Cara figlia ecco chi era David Bowie...

Ieri la notizia della morte del poliedrico artista mi ha molto colpita. Non so perchè, non mi reputo un'esperta di musica e non ero nemmeno una fan appassionata però quando muore un personaggio pubblico che ha accompagnato la mia vita anche se marginalmente penso sempre "i miei figli non capiranno mai realmente chi era..."
Così ho chiesto alla mia cara amica, giornalista, esperta in musica e futura mamma Sara, di aiutarmi in questo importante e difficile compito (tra gli altri) che noi genitori abbiamo cioè quello di tramandare le nostre conoscenze ai nostri figli.



Lei mi ha risposto così e io non avrei saputo fare di meglio.

Quest'estate a Melbourne sono stata a una fantastica mostra su David Bowie, all'Australian Centre for the Moving Imagine, un centro multimediale dedicato alle arti. Da qualche giorno avevo scoperto di essere incinta e mi aggiravo tra le sale pensando che per il piccoletto (ancora invisibile) che avevo nella pancia la musica di questo artista trasformista sarebbe stata praticamente preistoria. Mi aggiravo tra i costumi di scena del Duca Bianco, fotografie d'epoca, filmati d'archivio, pezzi da ascoltare in cuffia, rarità varie (tipo il cucchiaino con cui sniffava cocaina durante il tour di Diamond Dogs). E pensavo: non potrà non piacergli tutto questo (ok, il cucchiaino anche no). Anche perché, se mai ci scappasse un live da qualche parte, provo a portarcelo anche in fasce.
Oggi invece, un po' a sorpresa per il pubblico che non sapeva della sua malattia, David Bowie se n'è andato. Tre giorni prima aveva pubblicato un album nuovo, Black Star, il suo testamento per uscire di scena con stile. Mi dispiace davvero che mia figlia arriverà su questa terra nello stesso anno in cui se n'è andato David Bowie. Se avesse tirato a campare altri 10 anni, avrebbe potuto raggiungere la maturità necessaria per apprezzare il film fantasy Labirinth o molte delle sue canzoni immortali sapendo che, da qualche parte nel mondo, questo vecchietto arzillo stava ancora pensando a duetti e nuovi progetti.
In realtà la mia bimba penserà che Bowie sia un artista vecchissimo. E lo avrebbe pensato anche se fosse stato ancora vivo. Ai suoi occhi sarà quello che per me era il Claudio Villa o il Lucio Dalla che mi cantava mia nonna. E allora come spiegarle chi era questo anziano così rock?
Non credo sarà difficile: chi non amerebbe la musica e le performance visionarie di David Bowie?
Oltre a farle sentire tante canzoni (partendo per esempio da “Magic Dance” per ballare felici nei primi mesi/anni di vita), saprà sempre che molte delle cose che vedrà e che farà potranno avere dei collegamenti con questo artista.
Qualche esempio?
A carnevale potremmo mascherarci da astronauta e cantare “Life on Mars” o “Space Oddity”. O truccarci come Aladdin Sane, col fulmine rosso in volto. Se facciamo un viaggio a Berlino potremmo ricordare del periodo in cui ci viveva con Iggy Pop. In Malesia, addirittura, pare che ci sia un ragno che è stato chiamato col suo nome: potrebbe farle comodo alla verifica di scienze. E poi con quasi 30 album per forza di cose ne sentirà parlare, ovunque: fa parte del nostro immaginario collettivo culturale. Come lo sono stati Beatles e Rolling Stones per noi nati negli anni '80.
Insomma, penso che a mia figlia parlerò di un grande artista a 360 gradi. Una di quelle persone che nella vita ha fatto di tutto: teatro, musica, cinema, pittura, scrittura. Uno che sintetizza bene cosa vuol dire avere del talento ed essere anche “cool”, controcorrente ma non troppo di nicchia. Che ha saputo sempre reinventarsi e non è mai stato fermo. Che ha influenzato tonnellate di band e musicisti dagli anni '70 in poi, tanto che ancora oggi chi si diletta con la critica musicale almeno due-tre volte all'anno è costretto a scrivere “atmosfere che rimandano al David Bowie degli anni '80” o cose simili.
Almeno fino alla maturità direi che, depurandolo dalla parte legata alle droghe (siamo pur sempre in fascia protetta), potrei anche erigerlo a modello a cui ispirarsi.
Poi se non gliene importerà nulla, penserà che sono decrepita e vorrà solo ascoltare l'ultima boy band senza senso tipo One Direction...comincerò a chiedermi dove ho sbagliato, piangendo disperata. E a chiedermi dove buttare le chiavi della sua cameretta:) Ma ho molte speranze per il futuro e, sotto sotto, so che la mia piccina non mi deluderà.

Sara Scheggia 

lunedì 11 gennaio 2016

La battaglia dei vaccini. La risposta su YouTube del Prof. Serravalle

Ecco la risposta del dottor Eugenio Serravalle sulla trasmissione "Presa Diretta" del 10 gennaio 2016 per il servizio "La battaglia dei vaccini"




QUI la mia analisi sulla vicenda.

La battaglia dei vaccini. Analisi dell'inchiesta di Presa Diretta

Non sono nè un medico nè un esperto nè un pediatra, ma sono una mamma e sono una giornalista per questo motivo ho deciso di analizzare la puntata di Presa Diretta (Rai 3) andata in onda ieri sera dal titolo "La battaglia dei vaccini".



La mia analisi è squisitamente tecnica, ho voluto analizzare come hanno costruito il servizio e come hanno realizzato il montaggio.
La premessa è realizzata facendo parlare il Ministro della Salute che rassicura in una intervista tutti a poter vaccinare in serenità i propri figli così come lei stessa ha deciso di fare pubblicamente vaccinando i suoi figli davanti all'occhio delle telecamere (e degli italiani).
Si passa all'intervista a Rob Butler presso il quartiere generale dell'ufficio europeo dell'Organizzazione Mondiale della Sanità che fa un quadro più generale del calo dei vaccini in Europa dicendo che prima si pensava questo calo fosse dovuto alle immigrazioni ma questa idea è cambiata quando si sono resi conto che erano gli europei ricchi che decidevano di non vaccinare. Questo è un passaggio importante perchè permetterà alla fine di chiudere il cerchio del servizio parlando di vaccini nei paesi in via di sviluppo. Dunque fino a qui le notizie sono due in Italia si assiste ad un forte calo dei vaccini (immotivato per il Ministero) e lo stesso trend si riscontra in Europa. Successivamente si torna a fare il punto in Italia parlando della provincia di Rimini, la provincia in cui si vaccina di meno "nel 2013 solo il 92% dei bambini ha fatto i vaccini obbligatori". Attenzione a questa parola OBBLIGATORI, questa parola presuppone che ci sia un obbligo da parte dei genitori che venga disatteso nella scelta di non vaccinare i propri figli. Ma non è così, sebbene infatti il Ministero chiarisca che i vaccini obbligatori sono quelle contro difterite, tetano, poliomelite ed epatite B, sul sito dell'Ausl di Rimini si parla solo di vaccinazioni RACCOMANDATE e di altre CONSIGLIATE, quindi nessuna obbligatorietà nessuna legge violata, ma solo una libera scelta dei genitori nel vaccinare o meno i propri figli. L'alone negativo sull'obbligo disatteso quindi si può dissipare. Qui a Rimini sono nati i movimenti contro i vaccini per questo motivo la maggior parte delle persone decide di non vaccinare. Il messaggio sotto inteso è che per questo motivo la gente venga maggiormente coinvolta, abbindolata da questi movimenti il messaggio scevro di implicazioni negative è che la gente in questo caso è più informata e quindi libera di scegliere. Al pubblico però passa solo il primo messaggio. Qui finisce il primo blocco. Da questo primo blocco il pubblico ha seguito la prima parte della storia che si è dipanata così:
1) non c'è motivo di non vaccinare lo dice il ministro che vaccina i propri figli
2) i ricchi europei decidono di non vaccinare
3) ci sono dei vaccini obbligatori (per legge?) che non vengono fatti
4) Rimini è la provincia con maggiore calo vaccinale a causa di associazioni contro i vaccini



Il secondo blocco parte con Google mostrando le ricerche che tutti noi genitori abbiamo fatto prima di vaccinare i nostri bambini, basta inserire infatti la parola "vaccino" nel motore di ricerca e le prime fonti che compaiono sono Wikipedia e Comilva (COORDINAMENTO DEL MOVIMENTO ITALIANO PER LA LIBERTÀ DELLE VACCINAZIONI), il Ministero è al settimo posto. Come dire, chiunque cerca informazioni sui vaccini prima di trovare le informazioni ufficiali del Ministero si "imbatte" in Comilva, come se la ricerca fosse deviata volutamente, ma si chiama indicizzazione ed è un meccanismo SEO ben preciso, se al Ministero non sanno indicizzare non è colpa di Comilva. L'analisi di Comilva è fatta con molta cura si parla del referente legale, l'avvocato Ventaloro che è lo stesso avvocato che cura le causa contro lo stato per danni da vaccino. Qui viene introdotta una spycam all'interno di un incontro organizzato dal Comilva. Questo è un passaggio importante, intanto perchè usare una spycam in tv è collegato alla visione di qualcosa di losco, di oscuro, non sappiamo se la troupe abbia chiesto un'intervista e sia stata negata o se abbia chiesto di essere presente all'incontro "spiato" e sia stato negato, quello che il pubblico vede è un incontro distorto dalle immagini di una spycam quasi come se stesse spiando una setta. Successivamente il gancio della trasmissione illustra all'avvocato un problema di una amica per un presunto danno da vaccino del figlio e l'avvocato dice amabilmente al gancio di fare scrivere direttamente a lui per dei consigli. Anche qui c'è un meccanismo particolare, se vado da un avvocato e chiedo un consiglio legale ad un convegno nel 99.9% dei casi questo mi dirà di scrivergli una mail. Si sta procacciando un nuovo cliente? Forse. E' solo gentile? Forse. Ma il messaggio che passa è che l'avvocato sta speculando su un caso di un bambino autistico. Questo è quello che la gente comprende.
Poi si passa al nesso tra autismo e vaccini supportato da una sentenza del 2012 del tribunale di Rimini e molto "pubblicizzata" sul sito Comilva che però, come sottolinea la giornalista, non dice che poi la sentenza è stata ribaltata. Si chiude il capitolo autismo e vaccini con un'intervista al dottor Vittorio Lodi che riafferma la mancanza totale di correlazione tra autismo e vaccino. Non vengono citate le altre sentenze presenti sul sito del Comilva che confermano la reale esistenza di danni da vaccino. Qui si chiude il capitolo autismo, per ora, allo spettatore rimane questo messaggio: il fatto che i vaccini causino l'autismo è falso.



Si passa all'intervista al pediatra Eugenio Serravalle che viene innanzitutto presentato come un proficuo scrittore, in questo modo si sottende il fatto che il dottore sembri più interessato a vendere libri che a fare il pediatra, non è un messaggio esplicito ma tecnicamente passa questo concetto. L'intervista a Serravalle è molto interessante e lui trasmette un messaggio chiaro e interessante che però non viene minimamente sottolineato. Dall'intervista viene fuori che Serravalle non ha fatto delle pubblicazioni scientifiche sui danni da vaccino, quindi diventa poco credibile e non viene sottolineata invece quello che Serravalle sostiene da anni: non è sconsigliato vaccinare ma bisogna farlo con cognizione di causa individualizzando il trattamento. L'intervista si chiude con la giornalista che spiega al dottore che molti genitori non vaccinano perchè leggono i suoi libri, anche qui il cerchio si chiude: il dottore vende libri e per i suoi libri la gente non vaccina.

Chiuso il capitolo Serravalle, che sarà l'unica voce autorevole in quanto medico, ascoltata come voce "contro"(passatemi il termine drastico) i vaccini si ritorna a parlare dei danni del morbillo, la voce narrante di Riccardo Iacona diventa intervistatore, questo produce nello spettatore una maggiore attenzione. Qui il dottore intervistato dice una cosa molto importante ma che passa in secondo piano "i vaccini sono sicuri perchè nel corso del tempo sono state migliorate e vengono date a bambini sani". Il problema sta qui vengono date a bambini sani se i bambini sono davvero sani, ma chi sa se un bambino di 3, 6 mesi è sano realmente? I vaccini non fanno male in assoluto a meno che il soggetto stesso non abbia già dei deficit, e chi può saperlo con certezza e senza analisi su un bambino ancora nato? Questo passaggio passa in secondo piano ciò che resta nello spettatore è che i vaccini sono controllati e migliorati e sono "sicurissimi". Iacona fa infine una domanda interessante cioè perchè non esistono vaccini singoli? Il dottore non risponde. Ascoltate bene il video, non risponde alla domanda (min. 17'.55'').

Dopo questa intervista si torna a parlare di un caso eclatante di morte di un bambino spagnolo non vaccinato. Molto pathos nel racconto e anche molti dati scientifici, la notizia crea abbastanza panico nello spettatore dovuta anche alla musica molto drammatica che accompagna il servizio. Dopo la storia del bimbo spagnolo si torna in studio sottolineando l'attenzione che da ora in poi la trasmissione darà alla presunta correlazione tra autismo e vaccini. Si parla quindi del dottore Massimo Montinari che sostiene che la correlazione tra vaccino e autismo è molto stretta. Il dottore parla anche di sapere curare l'autismo. Tutta questa parte del servizio è dedicata alla dimostrazione che il dottore vende sostanze omeopatiche che non hanno nessuna valenza scientifica nella cura dell'autismo. Il messaggio che arriva al pubblico alla fine di questo blocco è che Montinari sembrerebbe essere un ciarlatano dunque se Montinari è un ciarlatano ed è contro i vaccini anche andare contro i vaccini è da ciarlatani. La correlazione è immediata ed è quella che il pubblico percepisce. Sia chiaro non lo dicono chiaramente ma l'effetto prodotto è questo. Si continua a parlare del Protocollo Montinari demolendone la validità scientifica (non entro nel merito perchè non sono medico) grazie all'intervista ad un medico autorevole come il dottor Salvo Di Grazia e a una intervista a una mamma che non ha risolto il problema di suo figlio, gravemente autistico. La donna è di spalle e ha la voce camuffata per privacy (anche se la figura si vede e sicuramente chi è vicino alla donna l'avrà certamente riconosciuta) l'effetto è sempre quello di una situazione quantomeno losca e sospetta. Interessante è il controllo seguente fatto dalla giornalista sulle strutture dove lavora il dottor Montinari. L'indagine sul medico è molto interessante e ben fatta ma attenzione non è strettamente legato al tema vaccini. Montinari parla di un Protocollo per curare l'autismo, non si parla di autismo strettamente legato al vaccino, non si sa nemmeno se la mamma intervistata abbia o meno vaccinato il figlio autistico. Si parla di autismo a prescindere dai vaccini. La correlazione la fa lo spettatore.
Un'altra intervista al professore Stefano Vicari (Primario del reparto di Neuropsichiatria infantile dell'Ospedale Bambin Gesù di Roma) è sempre condotta da Iacona. Il dottore Vicari dice una cosa importantissima non sottolineata nel servizio e cioè che il vaccino non causa l'autismo ma "le vaccinazioni potrebbero essere un elemento non determinante ma favorente [dell'autismo] così come altre infiammazioni".
Si ritorna in studio e continua ad essere demolito il lavoro di Montinari i cui studi non sono riconosciuti dalla comunità scientifica. La attenzione posta su Montinari mi sembra realizzata con cognizione e correttezza di informazioni ma ricordiamoci sempre che Montinari parla di autismo soprattutto a prescindere dalla correlazione con i vaccini.

Successivamente si parla della storia di Andrew Wakefield il medico, radiato dall'albo, che aveva falsificato dei dati scientifici che dimostravano la correlazione tra vaccini e autismo. La storia di Wakefield è emblematica su come una bufala possa diventare un fatto scientifico. Si ricollega alla prima parte del servizio e cioè a quando si introduce tutto il servizio spiegando che i genitori cercano su internet informazioni sui vaccini per avere chiarezza. Il dubbio è quanta informazione non scientifica viene spacciata per scientifica da genitori terrorizzati? Se era una palla la storia di Wakefield chissà quante palle sono ancora in giro e circolano pericolose tra genitori ignari. Questo è generalmente il messaggio che comprende la maggior parte del pubblico. Si ritorna alla fine del blocco a parlare di morbillo e della sua possibile mortalità.

Si chiude il servizio mostrando la "battaglia dei vaccini" in Uganda. Il paragone lo fa Iacona direttamente nell'introduzione: i ricchi europei non vaccinano, in Uganda i bambini muoiono perchè non hanno i vaccini. Questo blocco chiude un discorso molto complesso lasciando molta amarezza, il messaggio è chiaro: chi può non vaccina e nel mondo ci sono milioni di bambini che muoiono perchè non hanno la possibilità di vaccinare. E' vero ma non viene spiegato un fattore importante le condizioni igieniche sanitarie dell'Uganda non sono le stesse in cui vivono i bambini europei. E' una riflessione che non viene toccata e che allo spettatore medio non arriva.

Nel complesso il lavoro della redazione di Presa Diretta è interessante e approfondito e hanno escluso dalle interviste qualsiasi genitore che potesse dare un parere non scientifico, elemento che ho apprezzato molto, nulla a che vedere con il ridicolo servizio realizzato dalla redazione di Open Space condotto da Nadia Toffa qualche mese fa. E' però un servizio abbastanza sbilanciato sul "PRO VACCINI" poichè delle voci contro la vaccinazione o per essere più precisi, voci più caute oltre quella di Serravalle non sono state coinvolte (se escludiamo Montinari il cui lavoro però viene giustamente, visto le prove pubblicate, demolito).
La mia analisi spero sia servita per comprendere meglio come a volte le informazioni se pur corrette seguono comunque una strada ben precisa che induce lo spettatore a interpretare i fatti in un modo piuttosto che un altro.


domenica 10 gennaio 2016

David Bowie è morto

Il grande e poliedrico artista è morto a 69 anni dopo 18 mesi di lotta contro il cancro.
Un grande artista se ne va. Addio David.

La Città dei Ragazzi riapre

Speriamo che questa volta sia la volta buona! Oggi è il primo giorno di apertura e il caldi di oggi sembra di buon auspicio.
La villa è piena di bambini e genitori increduli. Ci sono attività musica e giochi. La gestione della città dei ragazzi è della associazione SoleLuna. La villa sarà per ora aperta solo sabato e domenica ma è già un enorme passo avanti. Vi aggiorneremo presto su attività e appuntamenti. Intanto noi ci godiamo questa bella giornata di sole.

AGGIORNAMENTO: Iscrivere alla pagina Facebook dedicata per conoscere gli eventi che riguardano la Città dei ragazzi https://m.facebook.com/La-Citt%C3%A0-dei-Ragazzi-Ed-2016-998741683504857/